PLAY_MODENA 24: E QUINDI COSA E' RIMASTO?
Oramai è passato un mese dalla fine della Fiera ma le sensazioni di benessere e compiacimento le sento ancora vive in me.
I giochi provati sono stati sviscerati nei precedenti post (dimenticavo: ho provato anche ITO, filler cooperativo che riprende le meccaniche di Top Ten, The Mind: occorre creare una connessione, un filo, nelle scelte dei giocatori e PIKIT, gioco di carte che vorrebbe ricreare la lotta tra i grandi mostri giapponesi), vorrei darvi, quindi, il punto di vista della mia esperienza personale.
Play è atteso per un anno: un accadimento talmente tanto emozionante che l'attesa e la realizzazione sono egualmente significativi.
Prima di partire, studi, leggi, ti informi; cerchi di scoprire chi ci sarà, i giochi selezionati dalle case editrici.
I giorni, precedenti alla Fiera, sono frenetici: le notizie rimbalzano attraverso ogni sito o canale.
Poi arriva la Fiera e tutto si avvera anche in modo più gratificante di come te lo eri immaginato.
Play ti stupisce sempre, non puoi che rimanere soddisfatto di quello che hai visto, giocato e sentito. Non vorresti andare più via.
Ancora oggi, a distanza di un mese, il pensiero fugge verso i tavoli, pieni di colori e rumori, di componenti di gioco (legno, plastica, carta e cartone); copertine e carte gioco.
Non cessa l'eco delle voci dei visitatori che si aggirano tra gli stand: per comprare, osservare, salutare amici o conoscere autori e star del web.
Io conservo un ricordo indelebile di ogni istante vissuto in Fiera.
Gli incontri, i momenti di attesa, le spiegazioni dei dimostratori, l'area di ristoro, carica di sapori e piena di persone di ogni genere: tutti uniti per unico scopo, giocare insieme e divertirsi.
I giochi che mi hanno entusiasmato e quelli che mi hanno deluso; vissuti insieme a persone allegre e divertenti o più schive e taciturne.
Ogni esperienza vissuta fa parte del viaggio, così come il viaggio stesso è stata un'esperienza.
I treni persi, i taxi e i passaggi recuperati, grazie a un pizzico di intraprendenza e incoscienza.
Carpi, Modena e Parma; città bellissime, curate, organizzate dove sono stato e ho mangiato benissimo.
Le camminate a Parma nell'ultimo giorno di vacanza, la lunga attesa all'aeroporto sotto la pioggia mentre guardavo la partita del Palermo sul cellulare.
L'appartamento piccolo e confortevole, il caffè del mattino e la stanchezza felice della sera.
Tutto fa parte di un grande percorso vissuto attraverso il gioco e le sue infinite diramazioni in cui perdersi e anche un poco ritrovarsi.
Grazie Play! Ci rivediamo presto!
Quanto mi è mancata quest'anno! Bell'articolo, bravo!
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