PLAY MODENA 2024_GIORNO 1_SCALDIAMO I MOTORI!!!

Venerdì 17 maggio 2024.

La giornata inizia molto presto: sveglia all'alba per prendere l'aereo per Parma.

Tutto è filato liscio, a parte, una frenata, quasi in derapata, del pilota, viste le ridotte dimensioni della pista.

Dopo un viaggio in bus sino alla Stazione e in treno sino a Carpi, raggiungo l'alloggio che, sebbene decentrato rispetto alla Fiera, risulta confortevole.

Arrivato in Fiera, la prima impressione è stata entusiasmante: si percepisce, appena dentro, il superamento del confine dalla realtà alla fantasia.

I primi passi sono un ritorno al passato: ero stato già l'anno scorso, quindi, sapevo cosa aspettarmi.

Quest'anno l'organizzazione ha deciso di fare, a mio avviso, una scelta molto saggia: dividere in modo netto i vari settori del gioco: il padiglione (A) è stato dedicato ai giochi da tavolo; il padiglione (B) ai giochi di ruolo; il padiglione (C) alla ludoteca della Tana, il Padiglione (F) alle associazioni ludiche e ai giochi scientifici.

Mi sono, subito, diretto verso il padiglione dei giochi da tavolo che, quest'anno, ha accolto non soltanto editori più blasonati ma anche tantissime start up ludiche che hanno proposto interessanti esperimenti; realtà nostrane che mi riprometto di seguire in futuro perché coraggiose e innovative.






Prima prova allo stand Supernova:

CRACK LIST

Si tratta di un party game che unisce UNO a NOMI, COSE E CITTA'

Tradizione e innovazione in una scatolina che contiene carte, lettere e argomenti.

A turno, il giocatore dovrà pronunciare una parola a tema con l'argomento scelto, selezionando, dalla mano, una carta che ne contiene l'iniziale; inoltre, come in UNO, le stesse carte potrebbe avere dei poteri: bloccare il turno del giocatore affianco o accrescerne la mano di carte; far cambiare il senso del turno, scambiare la mano di carte con altro giocatore o, infine, scegliere un nuovo argomento con cui giocare. Il gioco terminerà quando un giocatore avrà finito il mazzo di carte.

Un simpatico party game che diverte, unendo due classici giochi social, in modo assolutamente bilanciato.

Ci si muove tra una parte "strategica" in cui si cerca d'ingolfare il mazzo del vicino o di invertire la rotta a proprio favore, per togliersi carte dalla mano e la parte del gioco di parole, con tutta la classica dinamica, tipica di questo genere, che oscilla tra il tentativo, dissacrante, di forzare risposte con parole improbabili e l'altrui obiezione pretestuosa.

Ci si diverte tantissimo e non si vuole mai smettere di giocare.

Gioco acquistato per i miei nipoti!

Mi sono, quindi, imbattuto, allo stand della Lucky Duck Games, in un gioco, di qualche anno fa, che non avevo mai provato:

CASCADIA


Un piazzamento tessere, in cui i giocatori devono realizzare il bioma più esteso, per avere il maggior numero di punti, associando alle tessere terreno, i token animali, ciascuno dei quali farà punti in modo diverso (in fila, per linea ondulata, se affiancato da altri animali, da solo, ecc.).

Un puzzle game con una gradevole scelta strategica, poiché, a turno, si dovranno scegliere, dal mercato comune, una tessera e un token animale che, frequentemente, non saranno abbinati tra loro. Ciò costringe i giocatori a scelte, spesso forzate, ma funzionali alla crescita del proprio schema di tessere, sfruttando anche le pigne (bonus che si ottengono coprendo alcune tessere) che consentono di scegliere una coppia (tessera/animale) senza vincoli.

Gioco piacevole, leggero e semplice; tattico, nel quale, più che altro, ci si adatta alle scelte altrui ma, a mio avviso, inferiore rispetto al più celebre Carcassonne il quale, a parità di meccanica, trovo più strategico e interattivo.


Dopo un altro giro di perlustrazione, il pomeriggio ludico è terminato nello stand della Ghenos Games, dove ho provato:
THE GREAT SPLIT



Gioco dalla meccanica molto particolare che, in gergo, si chiama "I cut, you choose".

L'ambientazione è quella dei mercanti d'arte.

Nel corso del turno, i giocatori prepareranno una busta, contenente carte che raffigurano le risorse del gioco (oro, preziosi, libri, opere d'arte) oppure coccarde (moltiplicatori di fine partita) e punti vittoria, divise in due lotti separati, tramite una specifica carta.

La busta verrà consegnata da ciascuno al proprio vicino di sinistra.

Alla fine del turno, i giocatori restituiranno la busta, non prima, però, di avere deciso quali carte tenere e quali restituire.

Il lotto, così composto, verrà giocato davanti a sé, e influenzerà i vari tracciati disegnati sulla propria plancia, determinando il punteggio di fine partita.

La meccanica è divertente, si presta a bluff, sgambetti e richiede una certa strategia.

C'è, infatti, sempre la possibilità di favorire l'avversario pur di ottenere un vantaggio per sé, anche se  non è mai scontata la scelta del vicino che, in certi casi, può sorprendere e sbaragliare ogni strategia.

Pertanto, la scelta migliore è spesso quella meno produttiva che, però, non attira troppo l'attenzione del vicino ingordo.



L'ho trovato, in molti giocatori, configurazione in cui lo si è provato, un poco caotico e poco controllabile. 

Per certi versi, mi ha ricordato 7 Wonders, essendo il meccanismo affine al draft, senza però l'interazione del celebre gioco di Bauza e le varie strategie per fare punti. Ci si concentra sul proprio gioco, tentando, come detto, di fare la scelta meno ovvia e meno accattivante per il vicino, massimizzando quanto ricevuto; forse in meno giocatori (direi 3/4) potrebbe diventare più strategico e controllabile ma, probabilmente, ancora più cattivo.



Il pomeriggio si è, quindi, concluso in modo soddisfacente e appagante, sotto i punti di vista, con grandi aspettative per il fine settimana.

....segue....

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